lunedì 15 agosto 2016

Noterelle estive con Jung, Houellebeq, ed altro ...



In campagna, il marrone cupo e bituminoso dei campi arati va gradualmente sostituendo l’ocra delle stoppie. Il cielo lo sovrasta a tutto campo, ora blu di cobalto, ora azzurrognolo e slavato dalla foschia. Nugoli di tortore decollano improvvise con potente frullare di ali e si spargono a macchia punteggiata ed ondeggiante nell’aria. Come questi voli inaspettati, così moti di gioia spontanea scaturiscono dal cuore e si irradiano nel petto. La gratitudine per il creato si riversa dal cuore e si espande come olio sulla totalità dell’essere. Vivo intensamente di una vita rinata, benedetta, creata. La Vita dello Sposo traspare e traluce da ogni dove e sprizza da ogni più angusto anfratto del mondo visibile e di quello interiore, attraversati da potenti afflati e respiri di aria nuova, pulita, vitale. Respiro a pieni polmoni la Vita ed anche il cuore se ne riempie. L’estate, intanto, si consuma lentamente, affonda nelle zolle scure e rivoltate di fresco. L’aria più pungente rende ogni cosa più facile e bella, e la lode al Creatore docilmente vi si armonizza. Riguardo a perdita d’occhio l’ampio orizzonte e ristò, l’orecchio attento al silenzio, godo del moto d’amore immoto che come zefiro leggero vibra adesso tra le foglie delle acacie e delle magnolie. Nulla poterono, questa volta, le letture straordinariamente cupe, pregne di cinismo e violenza, di Michel Houellebeq, il sesso malato ed il male in esse descritto, ritratto asciutto, crudele e fedele dell’uomo dei nostri giorni, lontano da Dio. Un impasto, talora accuratamente occultato, di impulsi animaleschi e di passioni, ai quali una psiche distrutta e senza meta si attorciglia, senza poterne cogliere alcun senso, com'erba rampicante e maligna. Terre di nessuno abitate dal Male assoluto, fine ultimo di se stesso. Senza l’alimento della religione, e dei valori morali, la vita dello spirito viene meno e così l’uomo, ridotto a bestia violenta, perversa, prevaricatrice. Invece di stupidamente prescinderne, lo Stato laico dovrebbe, intelligentemente, senza escludere le altre, favorire, privilegiare ed incentivare la religione cattolica ed il cristianesimo, base solida e sicura di una società compatta e bene ordinata. Saranno pure, secondo alcuni, astrazioni, ma le forze psichiche costituiscono le più gravi minacce per il genere umano. In particolare quelle nascoste, dell’inconscio, fonti della follia individuale e collettiva che talora trova sfogo nelle cose umane. Da qui altre letture sulla vita intrauterina e perinatale, sulla funzione guida della voce della madre, sulla profondità della simbiosi e dalla intensità della comunicazione madre figlio, a partire dalla vita fetale. C’è un fanciullo dentro ciascuno di noi, costruito a partire dal concepimento e dallo sviluppo fetale, nel grembo di una donna, della propria madre. L’esperienza fetale e perinatale non scompare nel nulla, la personalità si forma gradualmente, attorno ad una vocazione (una voce che guida), passando dalla inconsapevolezza alla consapevolezza della coscienza, ma la gran parte dei contenuti delle esperienze primordiali restano lì, nascoste, dentro ciascuno di noi, nell’inconscio. E da lì, senza che noi lo sappiamo, ci determinano, spesso ci dominano, in modo per noi inconsapevole e, talora, fino alla vecchiaia, per tutta la vita. Per essere dominato e corretto, l’inconscio deve attingere la sfera della coscienza, ed ivi essere portato. Ma chi è consapevole di questo? Chi è disposto a farlo? Il bambino, il bambino è colui nel quale l’inconscio vive. Dice Gesù, lasciate che i bambini vengano a me, ed, anche, se non ritornerete come bambini, non potrete accedere al Regno dei Cieli. A Nicodemo, che va da lui di notte, Gesù dice che occorre rinascere dall’alto. Dio si è fatto quindi carico di tutto questo, di tutta questa imperfezione, di tutto questo male che ci affligge fin dal concepimento, e di fronte al quale siamo completamente indifesi. Altro che autodeterminazione! Nel momento in cui diventa madre, anche la più perfida ed inadeguata oca per il figlio diventa divina!, dice, più o meno, Carl Gustav Jung. Ma di tutte le sue mancanze, inadeguatezze e fragilità è pronto a farsi carico il Padre, attraverso suo Figlio, mediante lo Spirito Santo. Nel Battesimo, ci chiama a diventare figli suoi e, nella Chiesa, che è madre, a gestarci per una nuova nascita, dall’alto, nello Spirito. Qui, in un cammino, potranno emergere i cadaveri che ci portiamo inconsapevolmente dentro, qui potremo venire alla luce e scoprire di avere un Padre ed una Madre, ricevere olio sulle ferite (e, prima di tutto, il perdono dei peccati), essere curati, guarire e rinascere, proprio dall'Alto, da Dio, come suoi figli, come creature nuove. Questa è la mia esperienza. Il resto, credo, serve a poco.

15 agosto 2016 – Festa della Assunzione di Maria in Cielo

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