venerdì 12 dicembre 2008

Eluana, frontiera del valore della vita umana


Si moltiplicano le manifestazioni e le iniziative a favore di Eluana Englaro, una ragazza come tante che i più non hanno evidentemente potuto conoscere personalmente.

A pensarci bene, se la si incontrasse per strada, Eluana potrebbe apparire, quale, in effetti, è, una persona a noi estranea, con la quale cosa possiamo dire di avere in comune?

Eppure, come Pier Giorgio Welbi e Terry Schiavo, il pensiero di Eluana suscita nel cuore di molti di noi una fortissima empatia per la persona e la storia.

Perché, a questo punto, Eluana rappresenta, anzi: è per noi il simbolo della frontiera di una visione del mondo e della storia oltre la quale si affacciano orizzonti bassi e tenebrosi, nei quali la vita umana è inevitabilmente relegata al rango di un qualsiasi bene di consumo, utile ed apprezzato per le utilità che rende.

Con quella di Eluana è a rischio anche la vita nostra e dei nostri figli.

Difendendo Eluana, difendiamo noi stessi ed il mondo di valori in cui crediamo.

Quando ci si sgancia, come pretendono di fare l’uomo e la scienza contemporanea, dall’intima razionalità che, pregna dell’impronta del Creatore, governa il mondo e la natura, stravolgendo il linguaggio ed il senso delle parole che la esprimono ed erigendo una malintesa scienza arbitro unico ed autoreferenziale del fine e del senso delle cose, come la storia recente dimostra, si aprono sul mondo i ferali boccaporti dell’inferno.

I cui abitanti vomitano su di noi i loro densi e necrotici effluvi.