domenica 6 marzo 2011

... problemi di stile ...


Dopo tanto tempo, ho rivisitato le pagine di questo mio bloggherello.
Ho riletto i miei posts, e mi sono improvvisamente perso nelle anse involute e contorte di periodi interminabili, pieni di incisi, coordinate, subordinate, parentesi, distinguo, divagazioni …
Eppure fin dai tempi ormai remoti dell’apprendimento scolastico sapevo che, per facilitare la lettura e la comprensione, i periodi devono essere il più possibile semplici e brevi.
Andando a rivedere qualche testo di grammatica, mi ha impressionato la quantità di proposizioni coordinate e subordinate che un periodo può teoricamente contenere.
Ma ancor di più la quantità di quelle che io sono riuscito concretamente ad inserire tra punto e punto.
Se potessi, infatti, io di un periodo farei un sol libro, infarcendolo di incisi e divagazioni tali da esaurire lo scibile ed il dicibile sul tema trattato nella proposizione principale.
In stile, quanto a lunghezza, stream of consciousness di Joyciana memoria, tanto per intenderci.
Penso che questo atteggiamento sia un residuo del complesso della ‘tessera del pane’ da cui penso di essere (stato?) afflitto.
Da quell’ingordigia, cioè, che nasce dal contingentamento dei beni alimentari del periodo bellico, per cui uno cerca di arraffarne quanto più può, anche oltre il bisogno, per saziare la sensazione mentale di restarne senza.
Di quella tragica vicenda ho avuto esperienza viva e quasi tattile nei ricordi e racconti di mia madre, del maestro delle elementari, dei miei nonni.
Così, in ogni ambito della mia vita privata e lavorativa, tendo ad ingolfarmi di troppe cose, pensieri, attività, interessi, impegni, attese, aspettative, coordinate e subordinate, per cui sono sempre in ritardo e soffro di ansie e tensioni che mi tengono la mente costantemente impegnata a misurare tempi e risorse disponibili per evitare lo sforamento.
Bisogna, quindi, porre rimedio, e cominciare dalla cosa più semplice.
Cioè, accorciare i periodi.
Per proseguire, magari, con qualcosa anche del resto.

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